lunedì 18 luglio 2022

1.L'incontro



Rating: Rosso
Genere: Fantasy, romantico
Stato storia : in corso
Personaggi : Benjamin Williams Gas
coyneGovernante Sophie, Cameriera Melina, Lucrezia Cecily Greville, Lady Mary Margarette Spencer, Robert Harmon Brandford
1.439 parole



Anno 1789
Palazzo della duchessa Lady Lucrezia Cecily Gascoyne




- Vostro marito è uno stolto a lasciarvi tutta sola in questa casa, se avessi una donna come voi al mio fianco, non le toglierei gli occhi di dosso, sono troppo geloso delle mie cose
La mano dell'uomo si posò sul seno della duchessa, stingendolo con possessione, al solo pensiero, di tenere tra le braccia, la moglie del conte Benjamin Williams Gascoyne, si sentiva eccitato e euforico allo stesso tempo, chissà come avrebbe reagito il conte, se avesse appreso, che proprio lui, il duca Arthur Garrick Brandford, era l'amante di sua moglie, un sorriso beffardo e vittorioso si dipinse sulle sue labbra





La marchesa si girò tra le sue braccia per poterlo guardare negli occhi
- Caro duca, io non sono una vostra proprietà, come non lo sono di mio marito e Benjamin sa bene che può stare tranquillo, sono una moglie molto discreta a differenza sua, come voi ben sapete, mio marito, è sulla bocca di tutti per il comportamento poco consono al suo lignaggio, oltretutto, sa bene che un altro scandalo e la sua vita, il suo casato, sarebbe rovinato per sempre, lui sa che i nobili gli hanno perdonato, se così vogliamo dire, i suoi scandali passati, solo per l'intercedere di mio padre e deve essermi solo grato, anche solo per non aver deciso di annullare il nostro matrimonio 
- Non capisco per quale motivo vi ostinate a voler rimanere sposata ad un uomo con la sua dubbia reputazione e moralità, ma soprattutto, volete restare sposata ad un uomo che non amate
- Voi caro Duca, non dovete capire un bel niente, ma soprattutto, non mettete bocca in cose che non vi riguardano, non siete qui per capire le mie scelte, chiederò l'annullamento a tempo debito, questo non è il momento più adatto

A 15 km di distanza 
Palazzo del conte Benjamin Williams Gascoyne



Benjamin sfiorò con un dito la schiena della donna che giaceva accanto a lui, la osservò attentamente, le labbra morbide, la pelle candida, i seni pieni e turgidi dai rosei capezzoli eretti, la sua erezione si fece sentire sempre più prorompente tra le sue gambe, avrebbe tanto desiderato farla sua nuovamente, portò lo sguardo al di là della finestra e notò che il sole era appena sorto, non poteva tergiversare oltre, quella mattina aveva un impegno molto importante con il suo legale, di regola non dava molta considerazione alle persone, soprattutto su ciò che potevano pensare di lui, ma rispettava Jenkins e non voleva farlo attendere


Si chinò sulla donna e le posò un lieve bacio a fior di labbra
- E' ora di andare
La giovane donna mugugnò parole incomprensibile per qualsiasi orecchio umano, ma non per Benjamin, che sorrise divertito
- Si lo so che è presto, ma devi andartene
- Ti prego, è l'alba, ancora cinque minuti, sono stanca
- Mi dispiace, ma non li ho cinque minuti, devi alzarti e devi andartene, adesso 



Benjamin si alzò di scatto e afferrò la sua vestaglia infilandosela scocciato, poi si voltò a guardarla, lo sguardo duro, freddo e la sfidò a replicare
Gli piaceva passare del tempo con lei, soprattutto tra le lenzuola, ma certe volte proprio non la sopportava, credeva di fare con lui, come faceva con suo marito, ma Benjamin non era il vecchio marito di Lady Margarette, sempre disposto a soddisfare i capricci della sua giovane consorte, tutt'altro, lui odiava quando lei si comportava da bambina capricciosa, proprio non riusciva a sopportarla 
Nel sentire quelle parole, lady Margarette, si svegliò completamente e si voltò verso di lui guardandolo contrariata






- Pensavo che avremmo passato la giornata insieme ??
- Non oggi, sto aspettando il mio legale 
- Perchè non rimandi l'appuntamento, potremmo non vederci per settimane, domani torna mio marito
A 22 anni, Lady Mary Margarette Spencer, era viziata ed egoista, moglie del consigliere del re, il duca Julius Lance Lancaster,‎ più vecchio di lei di 25 anni
Benjamin reagì con una smorfia divertita
Sono certo che sarai felice di riabbracciarlo, sono mesi che non vi vedete, salutalo da parte mia 
La donna fumava di rabbia, riusciva sempre ad ammaliare gli uomini, tutti gli uomini e a manipolarli a suo piacimento, ma con il conte era diverso, lui era diverso, non era mai riuscita a corromperlo 



- Hai venti minuti per prepararti e andartene, posso chiamare la cameriera se hai bisogno di aiuto, io intanto faccio preparare la tua carrozza
La bocca di lei si indurì 
- Ti pentirai di avermi mandato via, credimi, sono certa che sentirai la mia mancanza
- Forse, vorrà dire che riempirò le mie giornate e le nottate con le carte e gli amici in attesa che tu senta la mia mancanza e ritorni da me 
Oh!!! l'avrebbe sentita la sua mancanza, ne era più che certa, non era facile vivere accanto ad una marito vecchio come il suo e non sentire la mancanza di una notte di passione insieme a Benjamin Gascoyne, ma il suo maledetto orgoglio le impedì di aggiungere altro, si alzò dal letto stizzita e con rabbia afferrò i suoi vestiti, ancora ammassati per terra dalla sera prima, incurante degli abiti sgualciti, si vestì frettolosamente


Quando Benjamin la vide montare sulla carrozza, un'ora dopo, sentì un moto di sollievo, Margarette era una donna bellissima e sapeva come soddisfare un uomo, ma certe volte il conte la riteneva noiosa e troppo appiccicosa, per tanto, stare lontano da lei per un pò di tempo, non poteva far altro che bene al loro rapporto
Rientrò in casa pronto a dare ordini alla servitù per la giornata che l'attendeva 




Trovò la governante in prossimità del salone che lo stava fissando contrariata, l'uomo sapeva anche il motivo di quell'espressione dura, alla sua governante non 
piaceva la vita che stava conducendo, ma fu molto saggia da non dire niente al riguardo e lui gliene fu molto grato, non era dell'umore più adatto per sorbirsi una ramanzina da parte della donna
- Signor conte
Sophie si inchinò davanti al suo padrone 
Sophie, sto aspettando Jenkins, quando arriva fallo accomodare nel mio ufficio 
- Come desidera Signor conte
- Chiedi a Melina di accendere il fuoco nel mio studio e di portarmi una bottiglia di Gin
Sophie annuì
- Gliela mando subito milord 
Il conte notò la smorfia disgustata della governante, contraria a quel vizio che l'uomo aveva iniziato ad apprezzare durante gli anni di prigionia
Ma Benjamin finse di non vedere la sua smorfia contrariata, ormai aveva smesso, da anni, di preoccuparsi di cosa la gente pensasse di lui










Poco dopo, raggiunse il suo ufficio, la cameriera era già intenta ad accendere il fuoco, si avvicinò alla scrivania e vide la bottiglia di Gin che vi era appoggiata sopra, non era sua abitudine bere così presto la mattina ma si versò ugualmente un bicchiere e lo tracannò in un solo sorso, sentì il calore del distillato scendere fino allo stomaco



Si avvicinò alla finestra ed osservò il giardino, era così vuoto, le rose di sua madre, con il tempo e senza le cure amorevoli della donna, si erano appassite
La sua vita, in quegli ultimi anni, era cambiata radicalmente, nemmeno sua moglie gli era rimasta vicina, la governate Sophie, la cameriera Melina, il maggiordomo Ernest e lo stalliere Pogue, erano gli unici ad essergli rimasti fedeli, dopo che suo padre e sua madre erano morti e le sue sorelle erano...
L'uomo scosse la testa, non voleva pensare a quei ricordi così dolorosi, non in quel momento, per questo riportò l'attenzione sull'incontro che stava per avere con il suo legale, si chiese cosa volesse Jenkins da lui, ma non avrebbe dovuto attendere ancora molto per saperlo, vide la carrozza di Jankins entrare nel viale della villa e poco dopo il campanello suonò



Sentì la voce di Jenkins salutare cordialmente la vecchia governante, si affrettò a dare ordini alla cameriera ancora intenta ad attizzare il fuoco




- Melina puoi andare 
- Si Signor conte 
- Porta via con te la bottiglia di Gin ed il bicchiere, poi servici del tè caldo e informa Sophie di aggiungere un posto a tavola, Jenkins si fermerà sicuramente per pranzo
- Si milord
Melina fece un inchino e uscì dalla stanza, facendo scomparire la bottiglia dalla vista di Jankins
La ragazza era devota al conte Gascoyne, lavorava in quella casa da che aveva memoria, sua madre era morta dandola alla luce e la contessa, la madre del conte, l'aveva accolta in quella casa dandogli una chance per sopravvivere e non finire in uno dei tanti bordelli della capitale, doveva tutto alla famiglia Gascoyne ed era per questo che gli era rimasta fedele e non se n'era andata come tutti gli altri domestici 
Benjamin sentì bussare alla porta 
- Avanti




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